Sicurezza sanitaria e tecnologia

23/04/2020 Autore: Giorgio Gaglio, Presidente CdA Sivis e socio ANRA

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L’emergenza sanitaria cambierà i nostri stili di vita ed i comportamenti di tutti i giorni. Questo è l’unico punto su cui tutti oramai siamo concordi guardando il futuro del Mondo post COVID-19. L'articolo di Giorgio Gaglio, socio ANRA.

Nei prossimi mesi le libertà comportamentali delle persone , gli spostamenti, gli accessi nei luoghi pubblici o nelle aziende, la partecipazione ad eventi sportivi, musicali o di intrattenimento ed anche i semplici contatti umani tra persone saranno regolati, verificati e controllati al fine di evitare nuovi contagi. La salute delle persone sarà sempre più oggetto di controlli e verifiche al fine di evitare diffusioni di nuovi virus e di conseguenza il ritorno a situazioni di blocco totale di tutto il sistema, come quella che stiamo vivendo attualmente a causa del COVID-19.

La Carta Costituzionale Italiana all’art. 32 sancisce: "La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e della collettività …”. E' chiaro come la salute pubblica e la sicurezza sanitaria, fondamentali per l’individuo e la collettività, sono e saranno primari su altri interessi individuali o collettivi e normative, quali la “privacy”, saranno inevitabilmente modificate o sottostanti al valore primario della “salute pubblica”. Dovremo di conseguenza innovare e modificare i nostri stili di vita, accettare controlli di sicurezza più stringenti e valorizzare la salute pubblica e chi aziendalmente o personalmente si adopera per la sua tutela.

Queste premesse portano ad affermare che:

  1. L’Analisi del Rischio della “Sicurezza Sanitaria” sarà indispensabile in ogni singola unità produttiva ed in genere nei luoghi pubblici di aggregazione 
  2. La gestione della “Sicurezza Sanitaria” avrà un ruolo primario in tutte le nostre attività produttive e di servizi, negli accessi e permanenze in luoghi pubblici dove si possono verificare contatti umani ed assembramenti di persone 
  3. Il controllo e le attività di prevenzione della “Sicurezza Sanitaria” saranno obbligatorie al fine di evitare nuovi contagi di massa
  4. Formazione ed Informazione sulla “Sicurezza Sanitaria” saranno basilari per una consapevole gestione dei comportamenti delle persone.

Il ruolo della tecnologia  

La tecnologia avrà un ruolo fondamentale per operare dei “controlli a distanza” sulla salute delle persone. L’accesso contingentato ed il deflusso - per esempio - in luoghi ed attività come supermercati ed ipermercati, negozi, uffici pubblici ed in genere tutti i luoghi “chiusi” dove può stagnare aria infetta, saranno oggetto di controlli preventivi all’accesso, distanze di sicurezza e limitazioni dei tempi di permanenza.
Via via la tecnologia sostituirà la presenza di persone addette a queste operazioni. Una trasformazione che chiamiamo Progresso ed Innovazione e che in passato abbiamo già visto attuarsi in molte realtà operative: dal trasporto a cavallo alla strada ferrata ed all’automobile, dalla manualità operativa in fabbrica all’automazione avanzata, dalla manualità della sartoria al confezionamento standardizzato con cucitrici robotiche, fino all'intelligenza artificiale applicata ad ambiti che richiedono un alto tasso di specializzazione come quello chirurgico. 
E' quindi verosimile pensare che i controlli di Sicurezza Sanitaria in futuro verranno fatti con telecamere termiche che rilevano a distanza la temperatura corporea, o con droni, o ancora con app che controllano gli spostamenti delle persone, le distanze tra loro e il tempo di permanenza negli ambienti.

La tecnologia sarà il futuro di molte operazioni di Security e l’apporto umano si concentrerà sull'analisi del rischio e valutazione dei livelli di sicurezza sanitaria di luoghi e persone, sull'installazione, gestione e manutenzione degli strumenti tecnologici, sull'aggiornamento dei software e dei sistemi tecnici di rilevazione a distanza. Non è un futuro fantascientifico: la realtà del domani sarà necessariamente diversa, e per poter tornare almeno parzialmente a situazioni di condivisione sociale dovremo accettare che l'innovazione tecnologica cambierà i nostri comportamenti quotidiani.


Formazione ed Informazione

Al di là della consapevolezza da parte di tutti della necessità di rispettare i comportamenti di sicurezza sanitaria, servirà anche un’apposita formazione e una corretta informazione, a partire dalle scuole e dai più giovani, che devono avere un approccio corretto e responsabile alla salute pubblica e ai comportamenti di base.
Ho recentemente ascoltato il video dell’intervento al convegno di Assolombarda Bergamo del dott. Andrea Pontremoli (AD Dallara) che mi ha molto colpito per la lucidità e capacità espositiva di concetti semplici e solo apparentemente scontati. 
In un passaggio del suo intervento si parla di scuole di formazione professionale e di come la sua azienda ha invitato in fabbrica studenti e professori per vedere nella realtà cosa si fa in una fabbrica e come si svolge l'operatività. Un'esperienza concreta che ha sicuramente un impatto maggiore rispetto ad una lezione teorica.
C'è poi il tema della diffusione incontrollata di informazioni errate o false (Fake News), che può essere contrastata solo con il potenziamento di una corretta cultura della sicurezza sanitaria e del senso civico. Questo dovrà avvenire nelle scuole come nelle aziende, le quali non potranno più prescindere da un'analisi del rischio sanitario puntuale e dettagliata, con controlli preventivi, e garantendo un budget da destinare ad impiantistica tecnologica e/o addetti sicurezza che garantiscano efficienza e qualità del servizio. In questo i Risk Manager avranno pertanto un ruolo determinante, non solo nelle grandi realtà operative ma anche nelle PMI, fornendo professionalità e sensibilità tecniche nella mappature dei rischi, che in un sistema post COVID – 19 dovranno fondarsi su nuovi paradigmi. Gestione del rischio, tecnologia e innovazione disegneranno il nostro futuro in tema di sicurezza e prevenzione sanitaria.