Lo Smart Working in Italia, tra gestione dell’emergenza e scenari futuri

06/05/2020

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ANRA e Aon lanciano un’indagine per comprendere come le modalità di lavoro agile sperimentate durante l’emergenza di questi mesi modificheranno il contesto professionale delle imprese e dei professionisti italiani. Partecipa!

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L’impatto della pandemia Covid sulle modalità lavorative non si limiterà al breve termine ma influirà anche sul futuro, perché sta introducendo profondi cambiamenti nel contesto professionale, organizzativo e sociale. E’ una prospettiva su cui ormai si riscontra un accordo quasi unanime, mentre molto meno chiara è la visione di come esattamente si concretizzeranno questi cambiamenti, una volta che il periodo più complesso sarà alle spalle e torneremo gradualmente ad una situazione più normale. Delineare chiaramente lo scenario attuale, con uno sguardo alla situazione pre-Covid, è una premessa fondamentale per comprendere in che modo il lavoro agile rimarrà nel futuro dei professionisti italiani e in quale misura modificherà la nostra concezione di organizzazione e la quotidianità lavorativa.

L’obiettivo di questa indagine è mettere in correlazione la diffusione dello smart working con variabili in primis di profilazione quali la dimensione aziendale, il settore di appartenenza, il ruolo all’interno dell’organizzazione, l’ubicazione territoriale, il sesso, l’età ma anche cercare di comprendere la percezione dei vantaggi e svantaggi dello smart working e se l’emergenza legata al Covid-19 ha modificato la sensibilità degli italiani nei confronti di questa modalità. Infine, la ricerca fornirà una panoramica delle tempistiche e delle problematiche riscontrate dalle imprese italiane nell’affrontare una tanto necessaria quanto repentina conversione allo smart working, tra fine febbraio e inizio marzo. 

Certi della vostra collaborazione, chiediamo il vostro supporto invitandovi a compilare il breve questionario disponibile a questo link entro lunedì 18 maggio 2020