Le organizzazioni in "analisi" per costruire la propria resilienza
19/05/2020 Autore: Federica Maria Rita Livelli - Risk Management & Business Continuity Manager
Le discipline del Risk Management & Business Continuity costituiscono valide “leve” per la gestione delle organizzazioni e contribuiscono a garantire la loro resilienza. L’organizzazione, attraverso l’implementazione dei principi di Business Continuity e Risk Management, prende consapevolezza delle congiunture che potrebbero sopravvenire e si prepara ad affrontarle, cercando di gestire al meglio processi ed attività necessari per poter continuare ad erogare prodotti e servizi critici, ripristinandoli dopo un’interruzione.
Ci troviamo in un particolare momento storico, senza precedenti: la pandemia e la supply chain disruption in atto costituiscono quello che in gergo i Risk & Business Continuity Manager definiscono come la “tempesta perfetta”. Due rischi annunciati, che si sono verificati e che stanno impattando gravemente lo scenario economico-sociale globale e mettono a dura prova la resilienza delle organizzazioni.
L’“ANALISI” SALVERA’ L’ORGANIZZAZIONE
Le organizzazioni, per poter uscire indenni da questa congiuntura sfavorevole, devono – in una trasposizione ardita - “andare in analisi”: devono cioè prendere coscienza e di conseguenza conoscenza di sé (come affermava l’oracolo di Deplhi: gnōthi seautón, conosci te stesso). Devono compiere uno sforzo per “ri-conoscersi e ri-esaminarsi” nel profondo e “riorganizzarsi” per continuare ad esistere ed essere in grado di affrontare le future sfide.
La buzzword del momento è Resilienza. La “nave” organizzativa deve essere in grado di superare la “tempesta” contingente, navigare nel “mare tumultuoso”, andare avanti e non arrendersi alle avversità.
QUALI BENEFICI
Una resilienza organizzativa che è, quindi, in grado di capitalizzare le sfide inattese e i cambiamenti, consentendo all’imprese di sfruttare le proprie risorse e potenzialità; un’organizzazione in grado di generare quella forza olistica che è alla base del successo aziendale.
CONCLUSIONI