Rapporto sulla gestione del rischio in agricoltura 2020

20/05/2020 Autore: redazione ANRA

rapporto-sulla-gestione-del-rischio-in-agricoltura-2020

Cresce l’assicurazione in agricoltura, +5% di beni assicurati rispetto al 2019. Più diffusi i contratti sulle colture vegetali, ma aumenta del 19% la quota di portafoglio dei beni strutturali. Nel sud per la prima volta le imprese assicurate superano le 10mila unità

Cresce per il terzo anno consecutivo il mercato agevolato delle coperture assicurative per il settore agricolo, che raggiunge per la prima volta la quota di quasi 8,3 miliardi di euro di valori assicurati, con una crescita del 5,1% rispetto all’anno precedente. La spinta potrebbe essere venuta da una cresciuta sensibilità dovuta al peggioramento dei rischi meteorologici.
È quanto emerge dalle stime ISMEA contenute nel Rapporto sulla gestione del Rischio in agricoltura 2020. La composizione del portafoglio assicurativo conferma la forte concentrazione dei contratti sulle colture vegetali, la cui quota di mercato si attesta al 72%, contro il 16% della zootecnia e il 12% delle strutture. A queste ultime va tuttavia la migliore performance in termini di crescita, con un incremento del 19,6% rispetto al 2018 e con il superamento della soglia di un miliardo di euro.
Si consolida (+4%) anche la dimensione del mercato assicurativo agevolato delle colture vegetali, a 5,9 miliardi (il secondo miglior risultato dopo quello del 2014), in un contesto che è apparso invece meno dinamico per le polizze zootecniche, il cui valore è aumentato solo dello 0,4%, a 1,3 miliardi di euro. Complessivamente il mercato assicurativo ha coinvolto nel 2019 circa 76 mila aziende, di cui quasi 64 mila nel comparto vegetali, numero, quest'ultimo, che registra un incremento dell'1,2% sul 2018.
A livello geografico, con riferimento alle uve da vino e alle altre colture, le elaborazioni ISMEA confermano il primato delle regioni settentrionali, che per valori assicurati concentrano l'81,4% del totale, quasi 2 punti percentuali in meno rispetto all'anno precedente. È sensibilmente aumentata, di contro, la partecipazione delle regioni meridionali, comprese le isole, che dall'8,2% del 2018 si è spinta al 10,4%, in virtù di un aumento dei valori assicurati ancora una volta particolarmente sostenuto (+31,8%).
Nel Mezzogiorno il numero delle aziende assicurate ha superato per la prima volta la soglia delle 10.000 unità, con una crescita del 15,3%, in un contesto in cui la polizza "due rischi", autorizzata dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali a partire dalla campagna assicurativa 2018 come strumento di transito verso la multirischio, sta favorendo la diffusione anche al Sud delle assicurazioni agevolate.
Questi risultati - spiega l'analisi - si combinano con l'importante traguardo raggiunto dal Programma nazionale di sviluppo rurale che registra buone performance in termini di avanzamento della spesa (+22% rispetto al 2018), esclusivamente riconducibili ai circa 300 milioni di euro erogati nel 2019 nell'ambito della Misura 17 sulla gestione del rischio.
Dal Rapporto emerge anche la dinamica meteo-climatica, sia su scala globale che nazionale, che evidenzia una maggiore frequenza dei fenomeni meteorologici avversi, con l'ultima annata che si è rivelata la più calda di sempre dopo il record del 2016, contestualmente a un'intensificazione degli eventi calamitosi. In questo contesto - conclude lo studio - non appare più rinviabile una riforma dell'intervento pubblico, con particolare riferimento ai rischi catastrofali, prevedendo l'istituzione di un Fondo di Mutualità Nazionale a tutela di tutte le aziende agricole italiane, superando al contempo talune sperequazioni tuttora evidenti nella distribuzione delle risorse finanziarie e dei risarcimenti fra territori e filiere produttive.

A questo link il Rapporto nella versione integrale.