Covid-19: un supporto concreto alle imprese
04/06/2020 Autore: Aon
La rapidità con cui si è evoluta la situazione in merito all’epidemia di Coronavirus non ha permesso alle imprese di approntare dei piani alternativi per mettere al sicuro la continuità operativa. Ecco alcuni spunti elaborati da Aon in ambito consulenziale.
La diffusione dell’epidemia da Coronavirus sta causando e causerà per un non breve periodo impatti su molteplici ambiti (economico, sociale, politico) e sta portando con sé diverse problematiche, a cui Aon si propone di rispondere con prodotti e servizi volti ad affrontare al meglio la situazione di crisi contingente e a mitigarne i rischi connessi. Rischi che spaziano, nel caso specifico delle aziende a cui vogliamo dedicare questo approfondimento, dalla gestione di un eventuale focolaio epidemico in sede o in zona, alla business interruption, al cyber, a potenziali crisi di cash flow, solo per citarne alcuni. Aon ha categorizzato le difficoltà che le società di questi tempi si trovano a dover affrontare in tre macro-categorie:
• People & Governance;
• Finance & Legal;
• Business & Operation.
People & Governance
In relazione al primo ambito, People&Governance, fondamentale per le aziende è reagire rapidamente attivando un team e processi tipici del crisis management che possano tempestivamente ed ordinatamente prendere decisioni e comunicare internamente ed esternamente con coerenza, trasparenza, efficacia e tempestività. Risulta quindi cruciale prevedere una chiara e strutturata metodologia di comunicazione sulle azioni che l’azienda intraprende alla luce del contesto, della responsabilità e sostenibilità sociale allargata e in particolare verso gli stakeholder principali. Per la tutela del benessere psicofisico dei dipendenti le società hanno necessità di predisporre piani di gestione per limitare il rischio di contagio e abilitare, anche con soluzioni emergenziali quanto sicure ed affidabili, lo smart working; iniziative di cui abbiamo sentito parlare molto nelle scorse settimane.
Finance & Legal
Per quanto concerne la parte Finance & Legal, ci troviamo a fronteggiare una inusuale crisi contemporaneamente di domanda e di offerta, il cash flow può conseguentemente subire impatti critici dovuti al rallentamento dei ricavi a fronte di costi fissi strutturali, all’allungamento dei tempi di pagamento da parte dei clienti e dall’estrema volatilità di domanda e forniture. Durante la gestione di una crisi è cruciale disporre di strumenti di re-forecasting continuo e rapido, in grado di analizzare e dettagliare gli effetti di scenari multipli di evoluzione del fenomeno Covid-19 (modelli di analisi “what-if” e risk-scenario-based) e disporre di modelli e strumenti che supportino le decisioni ed eventualmente l’accesso a fonti ordinarie e straordinarie di finanziamento, anche basandosi sulla revisione dei piani industriali e di investimento. La diffusione del Covid-19 reca anche rischi in campo legale quali il possibile non adempimento alle obbligazioni contrattuali verso gli stakeholder (clienti, fornitori, creditori, autorità, ecc.), nonché molteplici implicazioni e necessità su temi giuslavoristici, con le decisioni connesse alla CIG straordinaria, alla tutela della salute del dipendente, alla riallocazione della forza lavoro o ad eventuali licenziamenti.
Business & Operation
L’ultimo ambito di rischio è quello relativo a Business & Operation. Il principale driver è cercare di assicurare la business continuity che può essere minacciata dal diffondersi a livello globale dell’epidemia di Coronavirus con il materializzarsi di molteplici, spesso interconnessi, scenari. Occorre quindi identificare i processi critici, ossia quelli per cui l’interruzione potrebbe comportare impatti non sostenibili per l’organizzazione, valutare piani alternativi di supply chain, logistici e di gestione della forza lavoro e mappare i fornitori di primaria importanza per l’attività disegnando ed implementando piani B. In conseguenza a situazioni di crisi come quella che stiamo attraversando, uno dei temi più dibattuti è legato all’IT e al cyber: al crescere del numero di persone che operano da remoto, talvolta con poca esperienza e strumenti emergenziali, si apre la strada a numerose minacce rispetto a riservatezza, integrità e disponibilità dei dati e degli strumenti informatici. Minacce nelle quali trova terreno fertile chi volesse approfittarne per attività di hacking o di phishing. In tali frangenti risulta imprescindibile effettuare, preliminarmente o appena possibile, un assessment cyber per verificare la sicurezza dei sistemi, delle connessioni e dei processi e, se possibile, anche l’adeguatezza della formazione dei dipendenti e prevedere polizze per tutelarsi al meglio.
Aon, con 1600 collaboratori in smart working in tutta Italia, offre supporto immediato alle aziende attraverso soluzioni tailor-made di pronto dispiegamento e, nel medio termine, progetti consulenziali di assessment per rivedere i piani di Risk Management e far sì che in futuro esse siano maggiormente pronte a gestire situazioni catastrofali di questa portata e affrontare contesti di forte volatilità ed incertezza.