Global Risk Forum 2020 - sumup
01/07/2020 Autore: Federica Maria Rita Livelli - Risk Management & Business Continuity Consultant
L’edizione 2020 dell'evento, patrocinato da ANRA e svoltosi in modalità remote, si è focalizzata sulle nuove strategie di gestione dei rischi emergenti in azienda e sugli impatti del Covid-19 in termini di Business Continuity e Risk Management.
Nel corso dell’evento - moderato da Giuseppe D’Onza (Università di Pisa) – è stata tracciata una panoramica sul sistema di Enterprise Risk Management, sulla Governance aziendale oltre ad illustrare come si possano gestire in maniera integrata i nuovi rischi, le situazioni di crisi e di discontinuità che la pandemia ha generato.
Particolare enfasi è stata posta sulla gestione della supply chain e delle terze parti, sul processo di digitalizzazione in atto, sulle problematiche relative al lavoro da remoto e la conseguente necessità di considerare nuovi paradigmi e porre una maggior attenzione alla sostenibilità; altresì importante il ruolo centrale delle risorse umane, in modo tale da garantire - in questo momento particolarmente erratico e sfidante – quel bene prezioso che è la resilienza organizzativa; resilienza vista come risultato di una calibrata sintesi dell’applicazione dei principi di Business Continuity & Risk Management e Cyber Security, che implicano la conoscenza e le informazioni scaturite dall’analisi sia del contesto interno sia di quello esterno, unitamente alla individuazione di misure efficaci ed efficienti per gestire i rischi e garantire la continuità operativa.
È toccato al Presidente ANRA Alessandro De Felice enfatizzare come i cambiamenti in atto porteranno a “raggiungere una nuova normalità, nella quale sarà possibile trovare un equilibrio tra esigenze lavorative e personali, passando da una concezione del lavoro per sistemi tradizionali al lavorare per obiettivi. L'esperimento sociale di massa può diventare un incubatore per una società più sostenibile, nella quale una maggiore fluidità dei flussi di persone avrà positive ricadute sul traffico e dunque sull'inquinamento, sul consumo più responsabile delle risorse disponibili e per le aziende un passo in avanti verso la resilienza”.
In conclusione, è emerso come organizzazioni più agili, flessibili necessitano un approccio olistico. Pertanto, i Business Continuity & Risk Manager dovranno essere in grado di interagire con tutto il contesto aziendale. Sarà fondamentare creare sistemi collaborativi e flessibili, capaci di integrare esperienze, competenze, informazioni, processi e obiettivi aziendali, i.e. non più un approccio per “silos”, bensì logiche d’interazione e sinergiche complementarità.
Hanno partecipato al dibattito: Antonino Callaci (Falck Renewables SpA), Lucio Casati (Zurich Risk Engineering Italy), Mattia Ciprian (Modefinance), Gerardo Costabile (DeepCyber/ Università Telematica San Raffaele Roma), Pasquale Merella, FRM (Green Arrow Capital), Eugenio S. Montrucchio (Enel Group), Valentina Paduano (Sogefi Group), Massimiliano Roveda (Zurich Insurance plc), Paola Tagliavini (Rai Way S.p.A./Università Bocconi), Vitaliano Tobruk (Bureau van Dijk - A Moody's Analytics Company), Trevisan Jadran (Eni), Luciano Veronese (RSA).