Assicurazione e resilienza

21/09/2020 Autore: Maria Moro

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I paesi che hanno una maggiore diffusione assicurativa rispondono alle emergenze in tempi più rapidi e hanno una migliore qualità del recupero. I dati empirici che lo dimostrano sono contenuti in uno studio pubblicato da Axa XL.

Il tasso di assicurazione di un paese è una garanzia per la sua capacità di recupero in caso di catastrofe naturale. I dati che dimostrano concretamente i minori tempi e la maggiore qualità del recupero sono contenuti in un rapporto pubblicato da AXA XL in collaborazione con il Centre for Risk Studies (CCRS) della Cambridge Judge Business School. Si tratta della sintesi finale di una serie pluriennale di studi sul disaster recovery, finalizzato a comprendere il divario di protezione assicurativa, intrapreso da CCRS con il supporto di AXA XL Reinsurance negli ultimi dieci anni.
Il rapporto, intitolato "Optimising disaster recovery: the role of insurance capital in improving economic resilience", delinea anche il crescente impatto economico delle calamità naturali negli ultimi trenta – quarant’anni. In esso si osserva che le perdite medie annue derivanti da tali catastrofi sono passate da una media di 27 miliardi di dollari nel periodo 1970-1980 a quasi 200 miliardi di dollari nel periodo 2010-2019, spinte dallo sviluppo economico globale e dall'aumento del valore delle attività situate in aree pericolose, in particolare nelle regioni a rapida crescita economica come il Sud-Est asiatico.

La differenza tra Germania e Haiti

I principali risultati che emergono dall’analisi confermano il vantaggio economico e sociale di poter contare su una diffusione delle coperture assicurative. Statisticamente, secondo il report, ogni aumento di punto percentuale della penetrazione assicurativa (considerando premi non vita divisi per il PIL) riduce i tempi di recupero di quasi 12 mesi. Un esempio viene dal confronto tra gli eventi catastrofali nei paesi con elevata penetrazione assicurativa (3% - 4%, che comprendono Europa occidentale, Giappone, Australia, Corea del Sud) e quelli con una penetrazione assicurativa molto bassa (Bangladesh, Haiti, Nepal, Filippine): se i primi hanno un tasso medio di recupero inferiore a 12 mesi, nei secondi il tasso di recupero è superiore a 4 anni. Fanno eccezione gli Stati Uniti, che pur godendo di una penetrazione assicurativa molto elevata (superiore al 4%), per la natura frammentata della copertura - in particolare sulle inondazioni - per la risposta alle catastrofi e per l'entità delle perdite, hanno un tasso medio di recupero di poco più di 3 anni.
La ripresa economica è più rapida della ripresa sociale in quasi il 60% dei casi ed è particolarmente pronunciata nei primi sei mesi dopo l’evento catastrofale. Nel 2013 si sono verificate gravi inondazioni in Germania, con oltre 600.000 persone colpite e 80.000 sfollati, ma la normalità economica e sociale è stata recuperata in 12 mesi, al contrario, Haiti non si è ancora ripresa dal disastroso terremoto del 2010.
Ai tempi più stretti si aggiunge la migliore qualità del recupero, che nei paesi ad altissima e alta penetrazione assicurativa è migliore dello stato pre-perdita; ciò significa poter presentare il prodotto assicurativo anche come un’opportunità per “costruire di nuovo e meglio".

Conoscere per una migliore prevenzione

Daniel Ralph, professore di Ricerca Operativa presso la Cambridge Judge Business School e direttore accademico del CCRS, ha commentato i risultati affermando che "il progetto fornisce una quantificazione molto necessaria della resilienza e del recupero dopo le catastrofi naturali, a sostegno di un'evidenza che finora è stata quasi solo aneddotica. Con gli eventi del cambiamento climatico, comprese le inondazioni e le tempeste che aumentano di frequenza, è più importante che mai comprendere le leve della ripresa per le comunità e le imprese”.


Il rapporto esamina principalmente le comunità vulnerabili, ma ci sono anche informazioni utili ai decisori imprenditoriali su come essere preparati in caso di catastrofe, su come investire per recuperare più rapidamente, come strutturare un più efficace processo decisionale. Rientrano in questo, azioni di prevenzione e gestione del rischio, inclusi stress test su una gamma di eventi.

La prossima fase del lavoro di AXA XL Reinsurance con CCRS consiste nello sviluppo di un database online, accessibile a tutti, con i dati della ricerca raccolti fino ad oggi e i successivi, con l’intenzione di ampliare la base informativa con ulteriori casi di studio e informazioni correlate.