FERMA pubblica il report "Risk Management, recovery e resilience" ed esorta l'UE al dialogo
03/12/2020 Autore: Chiara Zaccariotto
I Risk Manager europei hanno contribuito a mantenere la continuità operativa delle proprie aziende nelle fasi più critiche della pandemia, partecipando a task force e unità di crisi, promuovendo una comunicazione corretta, sostenendo nuove modalità lavorative, dialogando con gli assicuratori e iniziando già a lavorare sulla fase di recovery. E’ un segnale positivo quello emerso dalla survey “Risk Management, recovery e resilience” pubblicata nei giorni scorsi da FERMA e presentata con un webinar il 1° dicembre.
L’indagine è stata condotta tra il 28 settembre e il 21 ottobre tramite le associazioni membri di FERMA, e ha raccolto l’opinione di 314 Risk e Insurance Manager di 21 paesi europei. Il report non solo mostra la prospettiva dei professionisti del rischio sugli ultimi mesi, ma servirà anche come base per instaurare un dialogo con l’Unione Europea su come costruire una vera resilienza che aiuti le imprese a reagire a nuove crisi sistemiche.
Più del 30% degli intervistati è stato coinvolto nella creazione e nell'attuazione del piano di crisis management, e il 17% ne ha anche assunto la guida. Il 20% ha contribuito a definire la comunicazione sulle tematiche legate alla pandemia, mentre il 23% è già attivo nella creazione e/o implementazione di un piano di recovery.
Come spiega il presidente FERMA Dirk Wegener “La maggior parte degli intervistati ritiene che le proprie organizzazioni fossero abbastanza preparate a gestire la pandemia, sebbene nella fase più acuta abbiano subito forti impatti operativi e finanziari. Nessuno poteva prevedere le effettive conseguenze di lock down tanto estesi e misure governative così stringenti. Sul lungo periodo, quando riusciremo finalmente ad avere un quadro completo di questo periodo, potremo valutare l’effettivo valore di strumenti flessibili di gestione dei rischi, dei piani di continuità aziendale, delle misure di recovery”.
La quasi totalità dei Risk e Insurance Manager europei (90%) sostiene che le proprie organizzazioni fossero molto o abbastanza preparate ad affrontare la pandemia. I principali strumenti di gestione del rischio messi in atto sono stati i piani di continuità operativa (74%) e misure di loss prevention (59%). Per il 31% degli intervistati inoltre, la possibilità di una pandemia era un rischio già mappato dalla propria azienda fin dal settembre 2019.
“Le assicurazioni, purtroppo, non hanno fornito il supporto necessario alle imprese per fronteggiare l'interruzione delle attività” ha aggiunto Wegener “C'è un forte bisogno di trovare una soluzione finanziaria per il futuro. Abbiamo una lunga e proficua relazione con il settore assicurativo e vogliamo che sia parte di questa soluzione, contribuendo non solo al trasferimento dei rischi, ma anche allo sviluppo delle competenze per la loro gestione e alla promozione di un sistema misto pubblico – privato”. Effettivamente, il 67% dei Risk e Insurance Manager non ha trovato un supporto soddisfacente da parte degli assicuratori nel fronteggiare la NDBI, e il 60% sarebbe disposto ad acquistare una copertura per questo tipo di rischio, come per altri eventi catastrofici.
Sulla base della ricerca, FERMA ha inviato un messaggio all’Unione Europea:
Dobbiamo sviluppare la capacità di costruire resilienza. Ci auguriamo che l'UE incoraggi i Risk e Insurance Manager a svolgere un ruolo chiave nella promozione della consapevolezza dei rischi, verso le aziende nel loro insieme e soprattutto verso le PMI. Le autorità pubbliche dovrebbero sostenere lo sviluppo di una cultura BCM all'interno delle organizzazioni. Dal punto di vista finanziario, l'UE dovrebbe contribuire a strutturare una soluzione pubblico-privata per la NDBI conseguente alla pandemia e ad altri rischi catastrofali, basata sull’assicurazione e costruita su solide fondamenta di Risk Management.
“FERMA ha fornito un contributo importante e tempestivo alle discussioni a livello europeo” ha concluso Wegener “Attendiamo ora con impazienza i nuovi sviluppi, sperando sia solo l’inizio di una più stretta collaborazione con i decisori politici su queste fondamentali questioni”.
Il report completo è disponibile in allegato.
Documenti
Risk-Management-recovery-and-resilience-COVID-19-Survey-Report-2020 2020.12.01 final.pdf
1,4 MB