Colap, la previdenza è un bene universale e deve rimanere tale
01/03/2024 Autore: ANRA
Nicola Testa, presidente del Coordinamento Libere Associazioni Professionali, in audizione parlamentare per il controllo delle forme previdenziali
Si è svolta ieri, giovedì 29 febbraio, l'audizione del CoLAP presso la Commissione parlamentare di controllo sull’attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale, nell’ambito dell’indagine conoscitiva sull’equilibrio e i risultati delle gestioni del settore previdenziale. L’intervento del Presidente del Coordinamento Nicola Testa si è concentrato in particolar modo sulle diseguaglianze che caratterizzano il sistema previdenziale allo stato attuale e sul patto generazionale che vede i giovani iscritti alla gestione separata non più tutelati da una previdenza che si basa sulla staticità del mercato del lavoro, oggi dinamico e per questo bisognoso di semplificazione.
“Vorremmo una previdenza che si basi sull’uniformità e non crei discriminazioni - ha dichiarato il Presidente Nicola Testa. - Oggi il sistema è basato su una differenziazione di aliquote (commercianti artigiani ecc) la domanda che ci poniamo e vi poniamo è: perché esistono queste differenze? Per non parlare della doppia imposizione, la previdenza è un bene universale che deve rimanere tale. È fondamentale che 100 euro versati da un commerciante o un artigiano devono valere e rendere quanto 100 euro versati da un altro iscritto alla gestione separata”.
Uno dei problemi sollevati dal CoLAP durante l’audizione, riportata in una nota, è la necessità di adeguare il sistema previdenziale alle caratteristiche del mercato del lavoro odierno.
“Un’altra discriminazione è quella generazionale - ha continuato Testa, - Oggi il mondo del lavoro è dinamico e non più statico come in passato. Avremo persone che nel corso della loro vita professionale avranno un percorso eterogeneo e magari intermittente, caratteristiche che la previdenza attuale non facilita e rende difficilmente conciliabili. In virtù delle considerazioni portate oggi all’attenzione della Commissione - ha concluso Testa - siamo qui a proporre: un allineamento delle aliquote che rispetti il principio di uguaglianza e giustizia sociale, una gestione separata trasparente e clusterizzata che renda chiaro chi sono gli iscritti e qual è la loro attività e l’inserimento di una contribuzione dello 0,30% finalizzata alla formazione interprofessionale poiché le professioni vivono di competenza”.