Patto per un’Italia protetta: ANIA lancia alleanze strategiche per sfide demografiche, climatiche e tecnologiche

03/07/2025 Autore: Redazione ANRA

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A Roma, durante l’assemblea dell’ANIA, Giovanni Liverani ha presentato il “Patto per un’Italia protetta”, proponendo alleanze tra pubblico e privato per affrontare sfide demografiche, climatiche e tecnologiche. Ha evidenziato l’importanza di prodotti assicurativi chiari e innovativi, con focus su sicurezza informatica e intelligenza artificiale.

Patto per un’Italia protetta, più forte e competitiva”: è questa la proposta chiave lanciata da Giovanni Liverani, neo presidente dell’Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici (ANIA), durante l’assemblea annuale dell’Associazione svoltasi a Roma. All’evento hanno partecipato Gabriella Fraire, presidente di ANRA, il presidente del Senato Ignazio La Russa, e i ministri Giancarlo Giorgetti, Adolfo Urso, Giuseppe Valditara e Marina Calderone. È stato inoltre letto un messaggio di saluto del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e proiettato un intervento video del vicepresidente esecutivo della Commissione europea, Raffaele Fitto.



L'intervento di Liverani

Nel suo intervento, Liverani ha sottolineato la necessità di costruire alleanze strategiche tra pubblico e privato per rafforzare la competitività del sistema socio-economico italiano e garantire soluzioni efficaci in tema di protezione, prevenzione, previdenza e assistenza. “Le sfide sono molteplici – ha spiegato – dall’invecchiamento della popolazione al cambiamento climatico, dall’evoluzione tecnologica alla disponibilità di nuovi dati". Un dato allarmante riguarda il basso livello di assicurazione nel nostro Paese: i premi assicurativi danni non auto rappresentano solo l’1,1% del Pil, meno della metà della media europea (2,6%). Particolarmente critica è la situazione delle catastrofi naturali, con una copertura assicurativa che si ferma a un misero 7% per imprese e abitazioni, nonostante che il 94% dei Comuni italiani sia esposto a rischi come frane, alluvioni o erosione costiera, e il 40% degli edifici si trovi in zone sismiche medio-alte.


L'obbligo assicurativo 

Liverani ha inoltre elogiato l’introduzione dell’obbligo assicurativo contro le calamità naturali per le imprese, varato con la legge di bilancio 2024, definendola “una risposta importante e coraggiosa” da parte del Governo e dei ministeri competenti. “Siamo in stretto contatto con le compagnie nella delicata fase della definizione dei limiti di tolleranza al rischio – ha aggiunto – rispetto ai quali emergono impostazioni concettuali diverse, che andranno rapidamente valutate e approfondite. È indispensabile che le compagnie calibrino attentamente la propria offerta di protezione in funzione delle esigenze di copertura di ogni controparte, grande o piccola che sia. Offerte assicurative adeguate, trasparenti e chiare contribuiranno a fare di questo adempimento normativo un’opportunità concreta di protezione: non un mero onere imposto, ma la risposta a un bisogno reale delle imprese di acquisire sicurezza e garantire la capacità di ripartire anche nelle circostanze più difficili".


Demografia: la grande sfida sociale e assicurativa

Liverani ha dedicato particolare attenzione a due delle grandi tendenze che definiscono i nostri tempi: demografia e tecnologia. Sulla demografia, ha richiamato l’attenzione sugli squilibri senza precedenti che caratterizzano l’Italia: il tasso di fecondità è sceso nel 2024 a 1,18 figli per donna, uno dei valori più bassi al mondo. Nonostante un saldo migratorio positivo, la popolazione residente si riduce da dieci anni e l’età media continua ad aumentare. Questo invecchiamento porta a una domanda crescente di protezione previdenziale, sanitaria e assistenziale, sfide che il sistema assicurativo deve saper affrontare efficacemente. “Il sistema previdenziale pubblico è stato ricondotto alla sostenibilità finanziaria – ha osservato Liverani – ma ciò ha comportato un contenimento sostanziale delle prestazioni. Il settore assicurativo ha un grande spazio d’azione, purché sappia proporre prodotti chiari, trasparenti e con un valore aggiunto reale, capaci di orientare soprattutto i giovani a garantirsi una vecchiaia serena". Liverani ha inoltre sottolineato l’importanza crescente dell’assistenza a lungo termine (long-term care, LTC), un mercato ancora modesto ma dal potenziale enorme. “Molte persone inizieranno a porsi il problema di prepararsi ad affrontare la non autosufficienza senza gravare eccessivamente su familiari o altri – ha detto – e le assicurazioni devono innovare nei prodotti, nella distribuzione e nell’erogazione delle prestazioni per rispondere a questa esigenza".


Tecnologia: sicurezza informatica e intelligenza artificiale

Sul fronte tecnologico, Liverani ha evidenziato due grandi sfide: la sicurezza informatica e l’intelligenza artificiale. La crescente interconnessione dei sistemi informatici delle compagnie espone a nuovi rischi, a cui risponde la normativa europea DORA, in vigore da gennaio 2025, che impone rigorosi requisiti di gestione dei rischi e test di resilienza operativa. Le imprese assicurative sono chiamate a rafforzare la protezione anche rispetto ai rischi derivanti da fornitori di servizi ICT. In tema di intelligenza artificiale, Liverani ha sottolineato le potenzialità ma anche i rischi, che devono essere gestiti con attenzione per sfruttarne le opportunità in modo responsabile. L’IVASS ha già iniziato a introdurre strumenti di IA nei processi di vigilanza e tutela del consumatore, soprattutto nella gestione dei reclami, che sono cresciuti del 20% nel 2024 rispetto all’anno precedente.