Cybersicurezza: tra percezione e realtà

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Un nuovo report di Beazley rivela che i dirigenti, a livello globale, sopravvalutano la propria preparazione informatica

Beazley, la principale compagnia di assicurazioni specializzate, ha pubblicato il suo ultimo report Risk & Resilience: Focus sulla Trasformazione Tecnologica & Rischi Cyber 2025.

Il report evidenzia un cambiamento nella percezione e nella resilienza dei dirigenti, a livello globale, in relazione alla cyber sicurezza. Per la prima volta, dal 2021, la preoccupazione per i rischi informatici è aumentata: il 29% dei dirigenti li considera la minaccia principale, rispetto al 26% del 2024. Tuttavia, mentre cresce la consapevolezza dei rischi, paradossalmente, i dirigenti si sentono più preparati ad affrontarli, con una percezione di resilienza che passa dal 74% nel 2024 all’83% nel 2025.

Tra i temi più rilevanti, tra i dirigenti aziendali, il potere dell’intelligenza artificiale occupa una posizione centrale: il 79% degli intervistati concorda sul fatto che l’IA avrà un impatto positivo sulle prospettive economiche della propria azienda nel corso di quest’anno, mentre il 66% ritiene che l’IA comporterà la perdita di posti di lavoro nella propria azienda entro prossimi 18 mesi. Cresce, inoltre, la preoccupazione per i rischi legati alla proprietà intellettuale (IP), alla privacy dei dati e alle nuove normative, mentre diminuisce quella per l’obsolescenza tecnologica, che passa dal 27% nel 2024 al 25% di quest’anno.

I rischi informatici tornano al centro dell’agenda della boardroom
Il report evidenzia anche l’ampliarsi dello spettro delle minacce informatiche che le aziende si trovano ad affrontare, tra cui la guerra informatica (in cui gli Stati nazionali lanciano attacchi per interrompere servizi, finanziare operazioni e destabilizzare le economie) e i rischi informatici legati a terze parti, poiché gli ecosistemi interconnessi generano nuove vulnerabilità. Il ransomware resta una delle principali preoccupazioni, ora potenziato dall’intelligenza artificiale, che ne aumenta velocità e impatto. Nel frattempo, è in crescita anche l’hacktivismo, con attivisti che si infiltrano nei sistemi per interrompere le operazioni e danneggiare la reputazione aziendale, rappresentando una minaccia per le aziende coinvolte in conflitti ideologici.

Alessandro Lezzi, Group Head of Cyber Risk presso Beazley, ha dichiarato:
"La contraddizione tra la preoccupazione per i rischi informatici e la percezione di resilienza non riflette la realtà dell’attuale panorama delle minacce informatiche e tecnologiche, che è più dinamico e imprevedibile che mai.” 

"Allo stesso modo, è incoraggiante vedere che il 79% delle aziende intende rafforzare la propria sicurezza informatica con i fornitori terzi, e che il 37% prevede di investire per rafforzare la propria sicurezza informatica nel corso di quest’anno. Si tratta di un investimento necessario, poiché le organizzazioni si trovano a dover affrontare costantemente nuovi rischi.”